VISITA  SPOLETO E MONTEFALCO

Grazie alla sua incantevole posizione è chiamata “Ringhiera dell’Umbria“,perchè dai suoi belvedere si ammira un panorama sconfinato che mostra Perugia, Assisi, Spello, Foligno, Trevi, Spoleto, Gualdo Cattaneo, Bevagna, i rilievi dell’Appennino, del Subasio e dei Monti Martani, anche se quello che colpisce maggiormente sono le colline ricoperte di oliveti e di vigneti! Montefalco è la città del vino Sagrantino, ma anche terra dall’antica storia e custode di splendidi capolavori dell’arte. Una città da visitare con lentezza per gustarla appieno nei suoi vicoli, nei suoi scorci e nelle sue particolarità! Guarda l’itinerario completo!

La visita della città può iniziare dalla chiesa – museo di San Francesco: una sintesi di storia, cultura e tradizione di Montefalco. Fu costruita tra il 1335 e il 1338 dai frati minori e divenne dal 1895 sede del Museo civico, passando di proprietà al Comune dal 1893. Dal 1990 il museo si articola in tre spazi espositivi: la ex chiesa, la Pinacoteca e la cripta. La ex chiesa, nota in tutto il mondo per gli affreschi di Benozzo Gozzoli (1452) raffiguranti le Storie della vita di San Francesco, conserva al suo interno una Natività del Perugino e affreschi di Scuola umbra del ‘400.

Nella Pinacoteca sono custodite opere mobili di Francesco Melanzio, pittore montefalchese, di Antoniazzo Romano, della Bottega di Niccolò Alunno e di Melozzo da Forlì, dipinti di Scuola umbra dal ‘300 al ‘700 e una raccolta di Arti Minori. Nella cripta si trovano reperti archeologici, sculture e frammenti di varie epoche; nel 2009 sono state rese accessibili le antiche cantine dei frati minori conventuali di Montefalco. Il complesso museale gode inoltre di spazi espositivi dedicati alle mostre temporanee di arte .

La via su cui si affaccia la chiesa- museo di San Francesco conduce direttamente alla bella Piazza circolare dove si affacciano il Palazzo del Comune (sec.XIII-XIV), la ex chiesa di San Filippo Neri (sec.XVIII), oggi teatro, l’oratorio di S.Maria (sec.XIII) e significativi esempi di residenze signorili del XVI secolo.

Nel nucleo più antico del borgo medievale, presso la porta di Camiano, si noterà la regolarità accurata della facciata della Chiesetta di Santa Lucia (fine sec. XII) e viti di Sagrantino che, tenaci, restano a raccontare un’antica presenza di vigne domestiche cinte dai muri alti degli orti.

L’itinerario attraverso l’arte religiosa montefalchese può continuare con la visita alla chiesa di Sant’Agostino della comunità degli agostiniani. Qui hanno operato diversi pittori tra cui Ambrogio Lorenzetti e Bartolomeo Caporali.

Anche il Rinascimento ha dotato Montefalco di un grazioso edificio religioso: la chiesa di Sant’Illuminata (XVI sec.) impreziosita da affreschi di Francesco Melanzio e di altri pittori umbri. Di fronte è situata la chiesa di San Leonardo, annessa ad un monastero di Clarisse. Sulla stessa via si scopre il fulcro architettonico di quest’area della città destinata ai monasteri: la grandiosa costruzione dedicata all’agostiniana Santa Chiara da Montefalco (1268-1308). Nel Santuario di Santa Chiara si trovano le reliquie della Santa e la Cappella di Santa Croce, decorata nel 1333 con affreschi di Scuola umbra di eccezionale valore. Montefalco conserva quasi intatta la propria cinta muraria, documentata già dal 1216 e che nel 1225 pare aver subito un primo ampliamento, dovuto a quell’espansione demografica durata poi fino al XIV secolo.
Particolarmente importanti sono le porte della Città, Porta Camiano, Porta Sant’Agostino, Porta San Bartolomeo (attualmente chiamata di Federico II), Porta della Rocca e Porta di San Leonardo.

Convento di San Fortunato
Fuori le mura, lungo percorsi che si snodano tra natura e spiritualità francescana, si incontrano il convento di San Fortunato, interessante sotto il profilo artistico per la presenza di opere di Benozzo Gozzoli e di Tibero D’Assisi che ha affrescato la cappella delle rose situata sotto il portico antistante la chiesa.

Santuario Madonna della Stella

Di pregevole interesse è il santuario della Madonna della Stella con pregevoli dipinti dell’Ottocento e la chiesa di Santa Maria di Turrita ricca di affreschi devozionali dei secoli XIV-XVI. Nei dintorni merita di certo una visita la frazione di Fabbri con resti del Castello costruito nel XIV sec., facente parte del sistema difensivo albornoziano.

Tipicità da Non Perdere

Vino Sagrantino di Montefalco

Il Sagrantino di Montefalco è un vino DOCG la cui produzione è consentita solo nei comuni di Montefalco per intero, e parte di quelli di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria in provincia di Perugia. Nella versione secca è un vino corposo e tannico, dal colore rosso rubino intenso. Il vero Sagrantino ha un uvaggio 100% di uve sagrantino ed è consigliato abbinarlo con arrosti di carni rosse, cacciagione e formaggi stagionati. Anche con piatti sostanziosi come uno stufato di cinghiale od un arrosto di agnello.

Tessitura e Tessuti

In tutta l’Umbria la produzione e la lavorazione di tessuti vanta una lunga tradizione. Fra Trecento e Quattrocento l’Umbria si affermò per la rinomata produzione delle cosiddette “tovaglie perugine”, con caratteristici motivi floreali, animali e vegetali di fantasia o stilizzati realizzati su lino bianco e in cotone turchino realizzato con l’indaco o il guado.

A Montefalco sono diversi gli artigiani dei tessuti, che scelgono la lavorazione tipica “jacquard” abbinata a materiali naturali, quali lino e cotone. I disegni ricordano gli antichi motivi geometrici e i decori risalenti al romanico umbro contraddistinguono il fondo di alcuni tessuti tradizionali. A questi , poi, si associano disegni che reinterpretano le arti figurative delle antiche civiltà mediterranee, le sobrie forme della scuola di Giotto, gli armonici stilemi del Rinascimento, i leggiadri temi dell’arte romantica, le linee sinuose e i motivi floreali del Liberty. Le tinte naturali, infine, restituiscono allo sguardo i tenui colori della terra, gli umori del cielo e le sfumature paesaggistiche delle colline dell’Umbria.

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