ACQUASPARTA

Acquasparta di probabile origine romana, il suo nome deriva dal latino ad Aquas Partas per via della sua posizione tra le fonti dell’Amerino e di Furapane nella Valle del Naia.

Abitanti 4533 (Acquaspartani); superficie: Kmq 79,58; altezza s.l.m.: 320m; distanza da Terni: Km 21; C.A.P, 05021; Pref, Tel. 0744; St. Ferr. F.C.U.(Ferrovia Centrale Umbra). Autostr. del Sole: Uscita Orte poi proseguire su superstrada E-45 direzione Perugia.

Frazioni: Casigliano, Confini, Firenzuola, Macerino, Portaria, Rosaro, Selvarelle

Acquasparta era già nota ai tempi dei Romani (Ad Aquaspartas), che qui venivano per le sue acque.

Citazioni su Acquasparta vengono riportate fin dal 996 quando, con Cesi e Sangemini, entrò a far parte delle Terre Arnolfe (feudo degli Arnolfi così chiamato, secondo alcuni, poiché assegnate da un duca di Spoleto ad un figlio di nome Arnolfo; secondo altri, beneficio di Ottone I ad un suo consigliere di nome Arnolfo).

Dal 1178 fu sotto la giurisdizione dell’Abbazia di Farfa e nel 1278 passò ai vescovi di Todi per entrare, nel 1517, sotto il diretto governo della Chiesa.

Verso la metà del XVI sec., Acquasparta con il suo territorio, fu venduta a Pier Luigi Farnese e pochi anni dopo ai Cesi che ne fecero la capitale del loro piccolissimo Stato fino al 1880.

Nel 1528 subì gravi danni ad opera dei Lanzichenecchi, nel 1588 divenne Ducato e  nel 1609 il principe Federico Cesi vi rifondò l’Accademia dei Lincei, sorta a Roma nel 1603.

Acquasparta ha dato i natali al: religioso Beato Paolo d’Acquasparta (1340), cardinale Matteo d’Acquasparta (1302) ; naturalista Federico Cesi ( 1585-1630).

Palazzo Cesi ,in stile tardorinascimentale, risale al 1565 e fu realizzato da Giovanni Domenico Bianchi. Al suo interno fanno bella mostra due tele del XVII secolo, attribuite a Matteo Rosselli, eleganti soffitti a cassettoni e sale decorate da G. B. Lombardelli. Nel 1624 vi soggiornò Galileo Galilei. L’edificio è oggi di proprietà dell’Università di Perugia, che lo utilizza per congressi e manifestazioni colturali.

La chiesa di Santa Cecilia che custodisce le spoglie di Federico Cesi e pregevoli tele del Seicento fu fatta costruire, nel 1581, da Isabella Liviani Cesi. Costeggiando le antiche mura castellane, si giunge sia alla chiesa della Madonna Del Giglio, del 1606, che alla chiesa di San Francesco, del 1294, al cui interno, oltre ai resti del chiostro, vi è custodito un pregevole crocifisso ligneo del XV secolo.

Sorgenti

Acquasparta possiede  una sorgente termale di elevato rilievo, quella  dell’ Amerino, le cui acque vengono utilizzate per il trattamento di molte malattie (vedi capitolo” Stazioni Termali”)

Nel territorio comunale sono da visitare la chiesa di Santa Maria in Rupino, a Firenzuola, la chiesetta di San Giovanni de Butris del XV sec. ed il Castello di Casigliano costruito, nel 1517, su idea di Antonio da Sangallo il Giovane.

La Cascata delle Marmore si sviluppa in tre balzi per un totale di 165 metri ed è possibile ammirarla dal Belvedere superiore o da quello inferiore. (Info point Tel.  0744.62982 – 0744.67561)

Il Lago di Piediluco sede degli allenamenti di canottaggio e Piediluco pittoresco borgo ai piedi del Monte Luco con la chiesa di San Francesco eretta, nel 1200, in ricordo della visita che il santo fece a Piediluco.

Palazzo Cesi  è oggi di proprietà dell’Università di Perugia, che lo utilizza per congressi e manifestazioni colturali.

L’economia locale si basa sul turismo, sull’agricoltura, sulle attività di piccole aziende artigianali e delle fonti termali.

Religiose: Patrono Santo Cecilia (22 novembre). Tradizionali: Rassegna di fisarmonicisti (in estate).

Culturali: “Artestate o Palazzo Cesi”(luglio), concerti di Lied tedesco e corso di canto da camera (vedi capitolo “Manifestazioni culturali’); “Rievocazione storica del matrimonio di Enrico Cesi”, con corteo storico (settembre).

Giorno di mercato: giovedì

Fiere: 12 e 19 marzo; 19 luglio; 19 agosto.

I.A.T. Ufficio Informazioni e di Accoglienza Turistica Acquasparta

c/o Comune – Via Roma – Acquasparta

Tel. +39 0744-944811