SAN GEMINI

La prima menzione di San Gemini risale al 1036 e viene riportata nell’atto di fondazione dell’Abbazia di San Nicolò. Nel VII e VIII secolo i comprensori di Terni e Narni si ritrovarono contesi tra longobardi e bizantini fino a quando il territorio non venne interessato dalla costituzione del Corridoio Bizantino, la stretta fascia di terra che univa Roma a Ravenna lungo le antiche strade romane della Via Flaminia e della Via Amerina. Fu proprio all’interno del Corridoio Bizantino che tra l’817 e il 962 iniziò a costituirsi il territorio di quello che sarebbe poi stato il libero comune di San Gemini.

Abitanti: 4.380 (Sangeminesi); superficie Kmq: 27,58; altezza s,l.m.: 337m; distanza da Terni Km 12; Pref. Tel. 0744; C.A.P. 05029; Str. Ferr. (Ferrovia Centrale Umbra) a I Km; Autostrada del Sole (Roma-Firenze) uscita ad Orte quindi superstrada E-45 Terni-Perugia; uscita a Orvieto quindi proseguire su S.S.Orvieto-Todi-Terni.

Di San Gemini si sa che la zona era frequentato già in epoca romana, come testimoniato dalle vicine vestigia di Carsulae. Secondo la tradizione, nel VIII sec., un monaco di nome Gemine vi fondò un monastero dove, alla sua morte, vi fu traslato ed oggi è possibile trovarlo nella chiesa a lui dedicata.. Sviluppatasi in età medioevale, San Gemini, nel 882 fu devastata dai Saraceni e nel XI sec. la troviamo sotto il dominio di Narni.

Nel XII sec., posta sulla linea di confine tra il ducato longobardo di Spoleto e la Pentapoli romana in mano ai Bizantini, fu luogo di aspri scontri tra i due contendenti.

Nel 1241, distrutta dagli eserciti di Federico II, venne ricostruita entrando definitivamente a far parte dello Stato della Chiesa.

Infeudata nel 1524 dal pontefice Clemente VI agli Orsini, subì gravi danni nel 1527 ad opera delle truppe del conestabile di Borbone.

Nel 1590 fu levata a ducato, a favore degli Orsini, da Urbano VII e , nel secolo seguente, dei principi Publicola di Santacroce.

Nel 1781, grazie a papa Pio VI, San Gemini divenne città, nel 1813 vi dimorò, per qualche tempo, Antonio Canova e Giuseppe Garibaldi (1849) vi sostò dopo essersi ritirato da Roma, seguito dai suoi fedelissimi, molti dei quali erano sangeminesi.

San Gemini ha dato i natali allo storiografo Antonio Egidio Milij (1728-1814)

La chiesa di San Gemine, al cui interno nel 1775 furono scoperte le reliquie di San Gemine, custodisce un crocifisso ligneo del XV sec. e tele del Seicento.

La chiesa di San Francesco (sec. XIII-XIV), di pregevole architettura gotica, ad una navata, con portale del sec. XV.

Il Palazzo Comunale, che fu dimora del Canova e il Palazzo del Pretorio del XII sec., la Torre Esperia, con campanile a vela dell’XVIII sec., la chiesa di Santa Maria “de Cicerchiis”.

La chiesa di San Giovanni la cui facciata del sec. XIII mostra un bel portale romanico a mosaici cosmateschi, i cui stipiti poggiano su due leoni in pietra.

La bella chiesa di San Nicolò, romanica, con facciata in pietra, adornata da un bel portale su scalinata e leoni stilofori. La chiesa, le cui origini risalgono all’XI sec., fu restaurata e consolidata e, l’interno a tre navate, custodisce un affresco del 1295 di Rogerino da Todi.

Il Parco delle Fonti dove vi sono le Terme che risalgono al XIX sec.. Il centro termale è dotato di un attrezzato parco che offre l’ambiente ideale per approfittare delle proprietà benefiche della sorgente (Acqua Sangemini e Fabia).

Carsulae ,sorta lungo la via Flaminia,  fu municipio romano della VI regione augustea, iscritto alla Tribù Clustumina, raggiunse il suo massimo splendore nel II secolo d.C. Ancora oggi, possiamo ammirare: la chiesa di San Damiano dell’ XI sec., il Foro, con i resti della Basilica Forense; l’anfiteatro, il teatro, l’arco di Traiano (o di San Damiano) ed i resti del complesso delle Terme.

A pochi chilometri da San Gemini troviaamoil paese di Cesi che nel Medioevo fu un centro importante delle Terrre Arnolfe e passò successivamente sotto la signoria dei Cesi di Acquasparta. Qui sono da visitare: la chiesa di Sant’Angelo dell’XI sec., la chiesa di San Agostino, che custodisce un affresco del 1425 di Giovanni di Giovannello e la chiesa parrocchiale di Santa Maria, dove sono custoditi una Madanna lignea del XII sec. ed una pala d’altare del 1308, opera del Maestro di Cesi, raffigurante la Madanna col Bambina e Santi.

Per gli escursionisti segnaliamo il Convento dell’Eremita fondato nel 1213 da San Francesco ed ampliato dal Beato Paolo Trinci e, nei paraggi, la chiesetta di Santa Caterina che custodisce affreschi della scuola di Benozzo Gozzoli.

La Cascata delle Marmore si sviluppa in tre balzi per un totale di 165 metri ed è possibile ammirarla dal Belvedere superiore o da quello inferiore. (Info point Tel.  0744.62982 – 0744.67561)

Il Lago di Piediluco sede degli allenamenti di canottaggio e Piediluco pittoresco borgo ai piedi del Monte Luco con la chiesa di San Francesco eretta, nel 1200, in ricordo della visita che il santo fece a Piediluco.

Museo dell’opera di Guido Calori Via del Tribunale, 54 05029 SAN GEMINI (TR) tel. 0744-428061

Geolab: Museo Laboratorio di Scienze della terra VIA DELLA MISERICORDIA, 1 05029 SAN GEMINI (TR)  tel.0744-331293

L’ economica si basa soprattutto sulle attività legate allo sfruttamento delle sorgenti, con la produzione delle acque minerali e dalla stazione termale (rinomato luogo di soggiorno).

Religiose: a Settembre, “Festa della Madonna di San Carlo”; 9 Ottobre, “Festa del patrono San Gemine”.

Tradizionali: Settembre-Ottobre, “Giostra dell’Arme”: palio cittadino con manifestazioni storico-folcloristiche, che celebrano la ricorrenza del patrono San Gemini. Per tutto il periodo della manifestazione, che inizia verso la fine di Settembre e si conclude la domenica successiva il 9 Ottoobre, è tutto un susseguirsi di mostre, concerti, sfilate di cortei nei costumi del XV secolo.

Culturali: Ottobre, “Concorso nazionale pianistico Mascia Masin”; Settembre, “Sagra musicale umbra”; Settembre, “Rassegna Bandistica Giulietto Memorial day”; Luglio-Settembre, “San Gemini Estate”, con spettacoli musicali, cinema e teatro dialettale; Giugno, “Infiorata”; Maggio, “Composizioni  floreali d’epoca”.

Fiere: primo venerdì di Marzo; 25 Agosto; 10 Ottobre.

Giorno di mercato: martedì

Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica IAT del Comprensorio  Ternano
(Comuni di Terni, Acquasparta, Arrone, Calvi dell’Umbria, Ferentillo, Montefranco, Narni, Otricoli, Polino, San Gemini, Stroncone)
Via Cassian Bon, 4 – 05100 Terni
Tel. 0744423047
info@iat.terni.it
Orario apertura: Lun-Gio: 9:00-13:00 / 15:00-17:30, Ven: 9:00-13:00, Sab-Dom: chiuso